La “pesca” del rostro 9 della Battaglia delle Egadi chiude la campagna 2017. Al suo interno resti del legno della prua


All’interno parte lignea della prua
Si è conclusa la campagna di ricerche Egadi 2017 condotta nelle acque delle Isole Egadi, al largo di Capo Grosso di Levanzo, nell’ormai noto sito della Battaglia delle Egadi che concluse vittoriosamente per i Romani la Prima Guerra Punica contro Cartagine. Le operazioni hanno visto il recupero del rostro Egadi 9, già individuato dalle ricerche degli anni precedenti. Si tratta di un altro rostro romano della serie con decorazione di elmo montefortino piumato ed iscrizione con probatio e relativo nome del magistrato responsabile. Il rostro sarà presto sottoposto ad analisi e restauro.
È proseguito il lavoro di ricerca e mappatura dei fondali, con la verifica visiva di numerosi target relativi ad anfore del tipo greco-italiche e puniche del tipo cd “ovoide maltese”, già note per rinvenimenti effettuati nelle campagne precedenti. Molti sono ancora i dati da verificare, nelle prossime indagini che verranno condotte durante la prossima campagna. 
Il rostro recuperato (Egadi 9) è un rostro romano con l’iscrizione in latino sulla guaina superiore che indica la probatio fatta dai questori che finanziarono la realizzazione della nave e del rostro stesso. 
Il Soprintendente Tusa ha messo in rilievo il valore del recupero infatti il reperto presenta la novità assoluta, tra i 12 finora identificati, di avere la parte lignea della prua della nave all’interno. La sua estrazione e conseguente studio darà preziose informazioni sulla tecnologia navale adoperata per costruire le navi da guerra romane in quel periodo. Si notano le parti finali della chiglia, del dritto di prua, delle due cinte laterali e della trave di speronamento.