La Storia della Querina di Franco Fortunato a Venezia

Franco Fortunato è sbarcato a Venezia su invito del Consiglio Regionale del Veneto, con le sue undici tavole che raccontano la storia della Querina oltre a una trentina di altre sue opere inedite, dipinti e ceramiche, tutte esposte nelle sale di Palazzo Ferro Fini, dove rimarranno fino al 3 marzo. L’esposizione è arricchita anche da un cortometraggio di circa venti minuti con la regia di Valentina Grossi, prodotto da CUT& Editing & More, che racconta la cronologia della storia, utilizzando e rielaborando le tavole di Franco. A fargli compagnia l’altra preziosa opera, il nostro libro La storia della Querina nelle tavole del maestro Franco Fortunato, The History of the Querina, che vi abbiamo presentato in diverse occasioni su queste stesse pagine. La mostra dal nome La storia della Querina, partner anche del Carnevale di Venezia – Official Page, è il risultato di un’ampia collaborazione tra il Consiglio regionale del Veneto per aver deciso di promuovere ed ospitare la
mostra, Nordland fylkeskommune per la collaborazione, Venezia Unica per il supporto, Il Mare
Libreria Internazionale per la realizzazione del libro, Via Querinissima e Paolo Francis Quirini di Santa Giustina con la Confraternita del Bacalà alla Vicentina per il ruolo insostituibile nella valorizzazione della figura di Pietro Querini. Partners sono Artetre, Wavents srl, il Carnevale di Venezia 2017 e il CER – Consorzio Europeo Rievocazioni Storiche. Curata dalla Edarcom Europa Galleria d’Arte Contemporanea, è accompagnata da un catalogo edito da Acca Edizioni con testi di Roberto
Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Massimo Andreoli, Project Manager della Via Querinissima, Giorgio Novello, Ambasciatore d’Italia in Norvegia, e Paolo Francis Quirini di Santa Giustina.
Franco Fortunato grande appassionato di mare e storie di marineria, apprende le vicende della Gemma Querina e del suo equipaggio attraverso un libro scovato tra gli scaffali della Libreria il Mare. Successivamente grazie al materiale documentale offertogli dai discendenti della famiglia Querini, approfondisce la conoscenza di quest’avventura dai diari di Pietro Querini,
navigatore e mercante di nobile famiglia veneziana. Questi, partito da Creta per le Fiandre alla fine d’aprile del 1431 al comando della caracca Gemma Querina, costruita dai maestri d’ascia cretesi, con un carico di Malvasia, spezie, cotone e altre preziose mercanzie di provenienza mediorientale, dopo numerose peripezie, tra cui il danneggiamento della chiglia e del timone, fece naufragio e l’equipaggio, dopo una lunga navigazione alla deriva su un’imbarcazione di soccorso, raggiunse le acque delle isole Lofoten in Norvegia, duecento chilometri oltre il Circolo Polare Artico. Tratti in salvo dai pescatori dell’isola
di Røst, che nei diari vengono descritti come una comunità pura e generosa, Pietro Querini e i naufraghi superstiti furono loro ospiti per quelli che vengono definiti “100 giorni in paradiso”, per poi rientrare, attraverso un lungo viaggio via terra, a Venezia nell’ottobre del 1432. A questa vicenda gli storici fanno risalire l’inizio del commercio dello stoccafisso e del baccalà dalla Norvegia all’Italia, paese a tutt’oggi consumatore di oltre il novanta per cento di questo specifico prodotto ittico.
Una selezione delle tavole di Franco hanno reso possibile la pubblicazione del libro di Marco Firrao, esposto a Venezia, a cura di Il Mare Libreria Internazionale, punto di riferimento unico e luogo di “approdo” per tutti gli amanti del mare, per i patiti dell’esplorazione sottomarina, per i ricercatori di storie e di notizie riguardanti la cultura del mare in tutti i suoi aspetti