Colpo grosso sul banco Skerki: è nata Jujubinus eleonorae


Quello che vi stiamo presentando è un vero colpo grosso!, autrice né è la nostra Eleonora “una ne fa, cento ne pensa” che ha scoperto una piccola conchiglia, una nuova specie di gasteropode della famiglia Trochidae alla quale gli zoologi hanno dato il suo nome: Jujubinus eleonorae.
E la storia di come si è arrivati alla sua scoperta è veramente da raccontare…
Una decina di anni fa pinneggiando immersa in un blu che più blu non si può, ovvero a una quarantina di metri sul fondo del Banco Skerki in mezzo al Canale di Sicilia a una cinquantina di miglia dalla costa, ha pensato bene di raccogliere una manciatina di sabbia per farne un souvenir, che ha usato come soprammobile. Le immersioni su quel banco molto esteso gli appassionati subacquei sanno quanto siano impegnative, tra l’altro è molto difficile incontrare le condizioni giuste per dare “un’occhiata”, e tra loro si raccontano che sono per “uomini veri”.
Quell’anno si è imbarcata sul Merak, una barca specializzata in crociere per sub al comando di Filippo La Ciura insieme a un altro sub suo amico, Piergiorgio Trillò, che invece si è immerso sul banco Talbot, sempre in mezzo al Canale e anche lui raccolse una “manciatina” di sabbia, ovvero dei sedimenti. Soltanto un paio di anni fa, casualmente, un malacologo loro amico, tale Carlo Sbriglio, osservando quelle due manciate di sabbia, nota delle piccolissime conchiglie, quasi invisibili a occhio nudo. Così quelle due manciatine con le preziose conchigliette prendono la strada del Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre per essere analizzate, studiate e classificate da Sbriglio e dai suoi colleghi Andrea Di Giulio e Paolo Mariottini.
Dopo due anni il lavoro dei tre malacologi viene pubblicato sullo ZooBank. il Registro Ufficiale del International Commission on Zoological Nomenclature (ICZN). e di fatto vengono presentate al mondo scientifico Jujubinus eleonorae e Jujubinus trilloi.
Che dire? Bravissimi e fortunatissimi…

P.S.
Spero che Eleonora non si arrabbi se la chiamo, affettuosamente, “una ne fa, cento ne pensa”!
Ovviamente sto parlando della giornalista, scrittrice e subacquea Eleonora De Sabata. Lei si considera un’esploratrice del mare di cui si sa molto poco e, sono sue parole, “tutti noi abbiamo la possibilità di contribuire alla sua scoperta, giorno dopo giorno.”
Mau. Biz.