Ventotene, Isola delle Sirene |
regate d’altura, concorsi di disegno, manifestazioni e conferenze.
Rodolfo Tonello e Francesca Rizzi |
Partecipanti al campo scuola |
Inoltre a settembre si organizza la regata velica d’altura chiamata “Ottovelante” ormai giunta alla sua XIII edizione. Il percorso si snoda in un tracciato a “otto” fra le isole di Santo Stefano e Ventotene e impegna gli equipaggi nella ricerca di complesse soluzioni tattiche, rendendo questa regata – la cui prima edizione risale al 1997 – ogni volta appassionante, spettacolare e ricca di colpi di scena.
La base velica, a ridosso della spiaggia di Cala Rossano ospita le barche utilizzate per la scuola velica:
bambini dai 6 ai 12 anni: optimist e open bic
equipaggi da 6 allievi: nikan e caravelle
equipaggi doppi: flying junior, flying dutchman, 470, laser 2, star
equipaggio singolo: laser; barca d'altura: Westerly 11 mt; 3 gommoni assistenza e 1 gozzo appoggio
Nell’orto sinergico ricavato da un’area verde a ridosso della base velica si sperimentano pratiche agricole innovative secondo i dettami della permacoltura in cui le funzioni degli animali, delle piante, delle persone e della terra sono integrate per massimizzare i risultati e realizzare ambienti umani sostenibili.
Un momento della semina |
Fukuoka basandosi sull’osservazione di ciò che avviene spontaneamente in natura ha estrapolato quattro principi per la cura della terra:
1. nessuna lavorazione del suolo, la terra si lavora da sola attraverso la penetrazione delle radici, l’attività di microrganismi, lombrichi, insetti e piccoli animali;
2. nessun concime chimico né composto preparato, il suolo lasciato a se stesso conserva e aumenta la propria fertilità;
3. nessun diserbo, le erbe indesiderate non vanno eliminate ma controllate
4. nessuna dipendenza da prodotti chimici poiché la natura, se lasciata fare, è in equilibrio perfetto.
Le uova fresche sono assicurate! |
La permacoltura si sta sviluppando in Europa in risposta alla crisi energetica e ambientale mondiale, grazie a una maggiore sensibilità e attenzione se non allarme per questi temi ma anche grazie ai buoni risultati. Un orto sinergico ha infatti un’ottima resa qualitativa e quantitativa dei prodotti e offre vantaggi niente affatto secondari, quali il recupero di terreni degradati e l’assenza di emissioni inquinanti. L’orto è un laboratorio naturale dove studiare “sul campo” le diverse varietà di piante spontanee e coltivate, partecipare attivamente alle attività di semina, di cura e di raccolta; un luogo dove poter fare esperienza e divulgazione circa il rinnovamento auspicato delle pratiche agricole tradizionali.
Ma è anche la fonte dei prodotti di prima qualità e un luogo dove imparare dalla natura, seguendola nel suo percorso per trarne i frutti migliori, senza forzature. È un luogo dove la voglia di sapere equivale alla voglia di fare e dove si può “vivere senza distruggere” trovando un equilibrio e una armonia tra le pratiche agricole e l’ecosistema naturale.